Dopo la stagione in cui la realtà sembrava dissolversi in un gioco di interpretazioni si è sviluppata un realismo altrettanto unilaterale, che rimuove il fatto che la realtà esiste per noi in quanto si costituisce in atti di esperienza. A partire da un’impostazione fenomenologica, l’Autore sviluppa in questo volume una critica del realismo ingenuo, proponendo l’idea secondo cui l’esperienza è il terreno ultimo per ogni giustificazione razionale e per ogni distinzione tra realtà e irrealtà. Su questa base motiva le ragioni per cui l’esperienza non è costruita dai nostri schemi concettuali e dal nostro linguaggio, poiché ha proprie regole di strutturazione e di organizzazione. Su questa base, lasciandosi alle spalle convenzionalismo e realismo obiettivistico, propone l’idea di un realismo razionale, secondo cui le leggi scientifiche colgono relazioni tra fenomeni, non una realtà che stia dietro l’esperienza. Infine, nell’ultimo capitolo, affronta il tema dello statuto della realtà sociale e culturale, criticando il costruttivismo e delineando l’idea della realtà sociale come organizzazione di significati che i soggetti agenti possono esplicitare ma non costruire, poiché la abitano.

Esperienza e realtà. La prospettiva fenomenologica

vincenzo costa
2021-01-01

Abstract

Dopo la stagione in cui la realtà sembrava dissolversi in un gioco di interpretazioni si è sviluppata un realismo altrettanto unilaterale, che rimuove il fatto che la realtà esiste per noi in quanto si costituisce in atti di esperienza. A partire da un’impostazione fenomenologica, l’Autore sviluppa in questo volume una critica del realismo ingenuo, proponendo l’idea secondo cui l’esperienza è il terreno ultimo per ogni giustificazione razionale e per ogni distinzione tra realtà e irrealtà. Su questa base motiva le ragioni per cui l’esperienza non è costruita dai nostri schemi concettuali e dal nostro linguaggio, poiché ha proprie regole di strutturazione e di organizzazione. Su questa base, lasciandosi alle spalle convenzionalismo e realismo obiettivistico, propone l’idea di un realismo razionale, secondo cui le leggi scientifiche colgono relazioni tra fenomeni, non una realtà che stia dietro l’esperienza. Infine, nell’ultimo capitolo, affronta il tema dello statuto della realtà sociale e culturale, criticando il costruttivismo e delineando l’idea della realtà sociale come organizzazione di significati che i soggetti agenti possono esplicitare ma non costruire, poiché la abitano.
2021
978-88-372-3547-5
esperienza, fenomenologia, linguaggio, realtà, scienza, realtà sociale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11768/122575
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