Il mondo che abitiamo in quanto persone è caratterizzato da innumerevoli qualità, primarie, secondarie e soprattutto terziarie. La tesi di questo libro è che non si tratta, come ci ha insegnato una certa tradizione filosofica, di qualità nettamente distinte per valenza ontologica, ma di tre tipi di qualità che costituiscono il lato esperibile – fenomenico e non meramente epifenomenico – del reale. Questo lavoro mette a tema, come oggetto d’interesse principale, le qualità terziarie. Esse vengono descritte come qualità di valore che mostrano le valenze positive o negative, le opportunità o gli ostacoli, i caratteri di invito o di repulsione che le cose del mondo ci offrono. Sono analizzati in particolare due gruppi di qualità terziarie: le qualità espressive degli oggetti estetici (artistici e non) e le affordances pratiche e sociali offerteci rispettivamente dagli oggetti del mondo e dagli individui con cui intessiamo le nostre interazioni sociali. L’analisi di queste qualità consente di mettere pienamente a frutto il metodo fenomenologico-sperimentale che vogliamo valorizzare come cruciale per l’indagine del lato esperibile della realtà. Inoltre, approfondire lo studio delle qualità espressive e delle affordances del nostro “mondo della vita” ci permette di sostenere una delle tesi principali di questo lavoro, ossia la fondazione delle qualità terziarie nella struttura stessa delle cose sotto osservazione.
Qualità terziarie. Saggio sulla fenomenologia sperimentale / Forle, F. - (2017), pp. 1-150.
Qualità terziarie. Saggio sulla fenomenologia sperimentale
FORLE F
2017-01-01
Abstract
Il mondo che abitiamo in quanto persone è caratterizzato da innumerevoli qualità, primarie, secondarie e soprattutto terziarie. La tesi di questo libro è che non si tratta, come ci ha insegnato una certa tradizione filosofica, di qualità nettamente distinte per valenza ontologica, ma di tre tipi di qualità che costituiscono il lato esperibile – fenomenico e non meramente epifenomenico – del reale. Questo lavoro mette a tema, come oggetto d’interesse principale, le qualità terziarie. Esse vengono descritte come qualità di valore che mostrano le valenze positive o negative, le opportunità o gli ostacoli, i caratteri di invito o di repulsione che le cose del mondo ci offrono. Sono analizzati in particolare due gruppi di qualità terziarie: le qualità espressive degli oggetti estetici (artistici e non) e le affordances pratiche e sociali offerteci rispettivamente dagli oggetti del mondo e dagli individui con cui intessiamo le nostre interazioni sociali. L’analisi di queste qualità consente di mettere pienamente a frutto il metodo fenomenologico-sperimentale che vogliamo valorizzare come cruciale per l’indagine del lato esperibile della realtà. Inoltre, approfondire lo studio delle qualità espressive e delle affordances del nostro “mondo della vita” ci permette di sostenere una delle tesi principali di questo lavoro, ossia la fondazione delle qualità terziarie nella struttura stessa delle cose sotto osservazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.