La realtà è sopravvalutata. Filosofia e multiverso

C’è stato un tempo in cui i filosofi sostenevano che il nostro fosse il migliore dei mondi possibili. Era la sua esistenza a dimostrarlo: tra infinite alternative concepite dalla mente di Dio, solo questo mondo era degno di essere creato. Ma se non fosse così? Se la realtà fosse aperta, plurale e tutt’altro che unica o perfetta? Questa ipotesi, che potrebbe sembrare fantascientifica, affonda le sue radici nella filosofia. Da sempre, il pensiero filosofico ha esplorato la possibilità di realtà molteplici, e oggi, mentre la fisica quantistica e le simulazioni digitali aprono scenari e prospettive da multiverso, la filosofia può offrire gli strumenti per comprenderne le implicazioni. La realtà – o, almeno, questa realtà – non ci basta più. Per questo la scienza, l’arte e la filosofia non si limitano a descriverla o rappresentarla, ma ne dilatano i confini, spingendo sempre più in là le “porte della percezione” e dell’ontologia. Se la nostra realtà è solo una tra tante, abbiamo bisogno di una filosofia capace di esplorarne le molteplicità. Questo saggio raccoglie la sfida, portando alle estreme conseguenze le ipotesi della tecnologia del virtuale, i multiversi dell’immaginario Marvel e le speculazioni più avanzate della fisica quantistica. Un viaggio attraverso le frontiere della conoscenza, per ripensare i limiti della realtà e della nostra esperienza