L’obiettivo generale del lavoro è di verificare la tenuta delle principali argomentazioni anti-psicologistiche per vedere se la tesi cara a Frege della irriducibilità dei pensieri alle rappresentazioni mentali possa essere ancora difesa e in caso affermativo in quale forma. Quel che sosteniamo è che benché la maggior parte delle argomentazioni anti-psicologistiche risulti obsoleta alla luce degli sviluppi che le discipline psicologiche hanno conosciuto a partire dal secolo scorso, tuttavia almeno una tipologia argomentativa continua a mantenere una sua validità, nella fattispecie: quella che fa leva sull’irriducibilità della distinzione tra ciò che ha la natura di una norma e ciò che ha un carattere meramente descrittivo. A nostro avviso, benché Frege colse perfettamente questo punto che rappresenta il «nucleo di verità» dell’anti-psicologismo, non lo seppe tuttavia difendere in modo adeguato. Il suo errore fu di ipostatizzare ciò che egli chiamava l’ambito dell’oggettivo non-attuale separandolo nettamente da tutto il resto. L’esito platonistico del suo pensiero gli precluse però la possibilità di dar conto della relazione dei pensieri con la mente da una parte e col mondo delle cose ordinarie dall’altra. La questione se vi sia una via intermedia tra platonismo rampante e psicologismo riduzionistico e in caso affermativo come vadano caratterizzati i pensieri rappresenta il filo conduttore dell’intero lavoro

The main aim of this work is to assess whether Frege’s anti-psychologistic arguments against the identification of thoughts with mental representations can still be endorsed and in the positive case in which form. The book’s main thesis is that the difficulties in Frege’s account arise out of his Platonist conception of thoughts which keeps thoughts out of touch from both the mind and the world. The attempt to put forward an alternative picture of the metaphysics of thoughts which does not isolate them in a third realm but which recognizes their constitutive dependence with the other “two realms” is the book’s main goal.

Pensieri e rappresentazioni: Frege e il cognitivismo contemporaneo

SACCHI , ELISABETTA
2005-01-01

Abstract

L’obiettivo generale del lavoro è di verificare la tenuta delle principali argomentazioni anti-psicologistiche per vedere se la tesi cara a Frege della irriducibilità dei pensieri alle rappresentazioni mentali possa essere ancora difesa e in caso affermativo in quale forma. Quel che sosteniamo è che benché la maggior parte delle argomentazioni anti-psicologistiche risulti obsoleta alla luce degli sviluppi che le discipline psicologiche hanno conosciuto a partire dal secolo scorso, tuttavia almeno una tipologia argomentativa continua a mantenere una sua validità, nella fattispecie: quella che fa leva sull’irriducibilità della distinzione tra ciò che ha la natura di una norma e ciò che ha un carattere meramente descrittivo. A nostro avviso, benché Frege colse perfettamente questo punto che rappresenta il «nucleo di verità» dell’anti-psicologismo, non lo seppe tuttavia difendere in modo adeguato. Il suo errore fu di ipostatizzare ciò che egli chiamava l’ambito dell’oggettivo non-attuale separandolo nettamente da tutto il resto. L’esito platonistico del suo pensiero gli precluse però la possibilità di dar conto della relazione dei pensieri con la mente da una parte e col mondo delle cose ordinarie dall’altra. La questione se vi sia una via intermedia tra platonismo rampante e psicologismo riduzionistico e in caso affermativo come vadano caratterizzati i pensieri rappresenta il filo conduttore dell’intero lavoro
2005
88-430-3600-9
The main aim of this work is to assess whether Frege’s anti-psychologistic arguments against the identification of thoughts with mental representations can still be endorsed and in the positive case in which form. The book’s main thesis is that the difficulties in Frege’s account arise out of his Platonist conception of thoughts which keeps thoughts out of touch from both the mind and the world. The attempt to put forward an alternative picture of the metaphysics of thoughts which does not isolate them in a third realm but which recognizes their constitutive dependence with the other “two realms” is the book’s main goal.
Pensieri; Rappresentazioni mentali; Psicologismo-Anti-psicologismo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11768/22333
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