Di fronte alla crisi economica che da alcuni anni travaglia tutto il mondo, tutti noi ci siamo sentiti disarmati e abbiamo ascoltato molte spiegazioni, spesso contraddittorie. Le cause sono probabilmente molte e diverse; fra queste una delle chiavi di lettura si può trovare nella psicologia e nella criminologia, che studiano l’uomo che delinque. Talvolta alla guida delle aziende possono esserci persone egocentriche, prive di capacità empatiche e di identificazione negli altri, spregiudicate, manipolatorie, machiavelliche, incapaci di rimorso, narcisiste, disoneste, menzognere e con limitata percezione del rischio. Tratti che, evidentemente, mal si conciliano con i principi di una buona gestione aziendale e che descrivono un soggetto “psicopatico”. Questo volume, partendo dall’analisi della letteratura scientifica sulla psicologia dei criminali economici, affronta il problema dal punto di vista teorico e illustra alcuni noti casi italiani in cui questo approccio dimostra la sua validità. Gli autori hanno inoltre svolto una ricerca, sottoponendo alcune decine di manager a un test che è in grado di evidenziare la presenza di quei tratti di psicopatia sopra illustrati, spesso di difficile identificazione. Ciò anche perché uno screening, inteso a individuare quei soggetti che per le loro caratteristiche negative possono causare danni eviterebbe, in prospettiva, guai peggiori alle stesse aziende.
Colpevoli della crisi? : psicologia e psicopatologia del criminale dal colletto bianco
G. Travaini;
2016-01-01
Abstract
Di fronte alla crisi economica che da alcuni anni travaglia tutto il mondo, tutti noi ci siamo sentiti disarmati e abbiamo ascoltato molte spiegazioni, spesso contraddittorie. Le cause sono probabilmente molte e diverse; fra queste una delle chiavi di lettura si può trovare nella psicologia e nella criminologia, che studiano l’uomo che delinque. Talvolta alla guida delle aziende possono esserci persone egocentriche, prive di capacità empatiche e di identificazione negli altri, spregiudicate, manipolatorie, machiavelliche, incapaci di rimorso, narcisiste, disoneste, menzognere e con limitata percezione del rischio. Tratti che, evidentemente, mal si conciliano con i principi di una buona gestione aziendale e che descrivono un soggetto “psicopatico”. Questo volume, partendo dall’analisi della letteratura scientifica sulla psicologia dei criminali economici, affronta il problema dal punto di vista teorico e illustra alcuni noti casi italiani in cui questo approccio dimostra la sua validità. Gli autori hanno inoltre svolto una ricerca, sottoponendo alcune decine di manager a un test che è in grado di evidenziare la presenza di quei tratti di psicopatia sopra illustrati, spesso di difficile identificazione. Ciò anche perché uno screening, inteso a individuare quei soggetti che per le loro caratteristiche negative possono causare danni eviterebbe, in prospettiva, guai peggiori alle stesse aziende.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.