Introduzione. Il piano d'azione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per l'eliminazione della tubercolosi nei Paesi con bassa incidenza di tubercolosi prevede lo screening per la tubercolosi attiva e latente in determinati gruppi ad alto rischio, inclusi gli operatori sanitari. In questo contesto, gli studenti di medicina e professioni sanitarie, esposti alla trasmissione nosocomiale di tubercolosi durante l'attività formativa e di tirocinio, rappresentano la popolazione target per lo screening della tubercolosi. Non sono disponibili dati aggiornati sulle pratiche di screening per la tubercolosi e sul grado di conoscenza degli studenti di medicina e professioni sanitarie in Italia. Metodi. Nell'ambito delle attività del Gruppo di Studio Italiano sull'Igiene Ospedaliera della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Salute Pubblica, abbiamo condotto uno studio multicentrico trasversale per valutare conoscenza, attitudini e pratiche su prevenzione e controllo della tubercolosi tra gli studenti di medicina, odontoiatria, scienze infermieristiche e altre professioni sanitarie. Gli studenti hanno aderito allo studio su base volontaria, compilando un questionario a risposta multipla. I dati sono stati analizzati applicando modelli di regressione logistica considerando determinate variabili Università-correlate. Risultati. Hanno partecipato 5.209 studenti provenienti da 17 Università. Il 37,7% erano studenti di medicina e odontoiatria, il 44,9% erano studenti di scienze infermieristiche e il 17,4% erano studenti di altre professioni sanitarie. Età e sesso sono stati distribuiti in modo differenziato nei gruppi, così come il grado di conoscenza e le pratiche sul test cutaneo alla tubercolina. Il 58,2% delle sedi arruolate prevedeva il test cutaneo alla tubercolina obbligatorio al momento dell'immatricolazione o all'inizio del tirocinio. L'84,4% degli studenti (95% CI = 83.3-85.3) era a conoscenza dell'esistenza del test cutaneo alla tubercolina, il 74,4% (95% CI = 73.2-75.6) sapeva qual è il test di screening di primo livello per la tubercolosi latente, il 22,5% (95% CI = 21.4-23.6) sapeva come procedere dopo un test cutaneo alla tubercolina positivo. Complessivamente le conoscenze sulla prevenzione della tubercolosi erano più elevate nel studenti di scienze infermieristiche e più basse negli studenti di altre professioni sanitarie. Discussione. In Italia, le conoscenze sullo screening della tubercolosi tra gli studenti universitari sono complessivamente buone. Per ridurre alcune criticità rilevate tra i diversi Corsi di studio, sarebbe opportuno uniformare a livello nazionale sia i regolamenti sulle pratiche di screening tubercolare per l'ammissione ai Corsi di studio universitari, sia le attività didattiche sul tema della tubercolosi, da estendere a tutti i lavoratori coinvolti nell'assistenza sanitaria.
Knowledge, experiences, and attitudes toward Mantoux test among medical and health professional students in Italy: A cross-sectional study
Odone A.;Mezzoiuso A. G.;
2018-01-01
Abstract
Introduzione. Il piano d'azione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per l'eliminazione della tubercolosi nei Paesi con bassa incidenza di tubercolosi prevede lo screening per la tubercolosi attiva e latente in determinati gruppi ad alto rischio, inclusi gli operatori sanitari. In questo contesto, gli studenti di medicina e professioni sanitarie, esposti alla trasmissione nosocomiale di tubercolosi durante l'attività formativa e di tirocinio, rappresentano la popolazione target per lo screening della tubercolosi. Non sono disponibili dati aggiornati sulle pratiche di screening per la tubercolosi e sul grado di conoscenza degli studenti di medicina e professioni sanitarie in Italia. Metodi. Nell'ambito delle attività del Gruppo di Studio Italiano sull'Igiene Ospedaliera della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Salute Pubblica, abbiamo condotto uno studio multicentrico trasversale per valutare conoscenza, attitudini e pratiche su prevenzione e controllo della tubercolosi tra gli studenti di medicina, odontoiatria, scienze infermieristiche e altre professioni sanitarie. Gli studenti hanno aderito allo studio su base volontaria, compilando un questionario a risposta multipla. I dati sono stati analizzati applicando modelli di regressione logistica considerando determinate variabili Università-correlate. Risultati. Hanno partecipato 5.209 studenti provenienti da 17 Università. Il 37,7% erano studenti di medicina e odontoiatria, il 44,9% erano studenti di scienze infermieristiche e il 17,4% erano studenti di altre professioni sanitarie. Età e sesso sono stati distribuiti in modo differenziato nei gruppi, così come il grado di conoscenza e le pratiche sul test cutaneo alla tubercolina. Il 58,2% delle sedi arruolate prevedeva il test cutaneo alla tubercolina obbligatorio al momento dell'immatricolazione o all'inizio del tirocinio. L'84,4% degli studenti (95% CI = 83.3-85.3) era a conoscenza dell'esistenza del test cutaneo alla tubercolina, il 74,4% (95% CI = 73.2-75.6) sapeva qual è il test di screening di primo livello per la tubercolosi latente, il 22,5% (95% CI = 21.4-23.6) sapeva come procedere dopo un test cutaneo alla tubercolina positivo. Complessivamente le conoscenze sulla prevenzione della tubercolosi erano più elevate nel studenti di scienze infermieristiche e più basse negli studenti di altre professioni sanitarie. Discussione. In Italia, le conoscenze sullo screening della tubercolosi tra gli studenti universitari sono complessivamente buone. Per ridurre alcune criticità rilevate tra i diversi Corsi di studio, sarebbe opportuno uniformare a livello nazionale sia i regolamenti sulle pratiche di screening tubercolare per l'ammissione ai Corsi di studio universitari, sia le attività didattiche sul tema della tubercolosi, da estendere a tutti i lavoratori coinvolti nell'assistenza sanitaria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.