AIM: The aim of this paper is to describe the anesthesiological management and the outcome of beating heart revascularization.METHODS: A prospective study has been performed in a tertiary teaching hospital on 100 consecutive patients undergoing off-pump coronary artery revascularization. The main features of anesthetic technique are the maintenance hemodynamic stability and atrial kick.RESULTS: Mechanical stabilisers shunts have improved the management of these patients. In hospital mortality was 1%, acute myocardial infarction 3%, low output syndrome 2%, atrial fibrillation 16%. Only 2% of patients had acute renal failure, but no patient needed renal replacement treatment. No neurologic event was noted. Only 19% of patients received blood transfusion. Ninety-seven % of patients were extubated within 12 h.CONCLUSIONS: The application of this anesthetic strategy combined with surgical skillful and new devices makes off-pump surgery safe also in high risk patients.

Obiettivo. Lo scopo del presente lavoro è decrivere la gestione anestesiologica e l’outcome della rivascolarizzazione coronarica a cuore battente.Metodi. È stato svolto uno studio prospettico, presso un ospedale universitario, su 100 pazienti adulti consecutive sottoposti a rivascolarizzazione coronarica a cuore battente. I punti salienti della gestione anestesiologica sono il mantenimento della stabilità emodinamica e del contributo diastolico atriale.Risultati. L’introduzione degli stabilizzatori meccanici ha migliorato le gestione di questi pazienti. L’incidenza di complicazioni è stata: mortalità ospedaliera 1%; infarto miocardico acuto 3%; sindrome da bassa gittata 2%; fibrillazione atriale 16%. L’incidenza di insufficienza renale acuta postoperatoria è stata limitata al 2% e in nessun caso si è reso necessario un trattamento sostitutivo renale. Non è stato registrato nessun evento neurologico. Solo il 19% dei pazienti ha ricevuto emotrasfusioni. Il 97% dei pazienti è stato estubato entro 12 h dalla fine dell’ intervento.Conclusioni. La strategia anestesiologica applicata, combinata a una buona tecnica chirurgica e all’uso di dispositivi innovativi, rende questo tipo di chirurgia sicura anche in pazienti ad alto rischio.

Anesthesiological management and outcome of 100 ''beating heart'' coronary artery bypass grafting

ZANGRILLO, ALBERTO;LANDONI, GIOVANNI;
2006-01-01

Abstract

AIM: The aim of this paper is to describe the anesthesiological management and the outcome of beating heart revascularization.METHODS: A prospective study has been performed in a tertiary teaching hospital on 100 consecutive patients undergoing off-pump coronary artery revascularization. The main features of anesthetic technique are the maintenance hemodynamic stability and atrial kick.RESULTS: Mechanical stabilisers shunts have improved the management of these patients. In hospital mortality was 1%, acute myocardial infarction 3%, low output syndrome 2%, atrial fibrillation 16%. Only 2% of patients had acute renal failure, but no patient needed renal replacement treatment. No neurologic event was noted. Only 19% of patients received blood transfusion. Ninety-seven % of patients were extubated within 12 h.CONCLUSIONS: The application of this anesthetic strategy combined with surgical skillful and new devices makes off-pump surgery safe also in high risk patients.
2006
Obiettivo. Lo scopo del presente lavoro è decrivere la gestione anestesiologica e l’outcome della rivascolarizzazione coronarica a cuore battente.Metodi. È stato svolto uno studio prospettico, presso un ospedale universitario, su 100 pazienti adulti consecutive sottoposti a rivascolarizzazione coronarica a cuore battente. I punti salienti della gestione anestesiologica sono il mantenimento della stabilità emodinamica e del contributo diastolico atriale.Risultati. L’introduzione degli stabilizzatori meccanici ha migliorato le gestione di questi pazienti. L’incidenza di complicazioni è stata: mortalità ospedaliera 1%; infarto miocardico acuto 3%; sindrome da bassa gittata 2%; fibrillazione atriale 16%. L’incidenza di insufficienza renale acuta postoperatoria è stata limitata al 2% e in nessun caso si è reso necessario un trattamento sostitutivo renale. Non è stato registrato nessun evento neurologico. Solo il 19% dei pazienti ha ricevuto emotrasfusioni. Il 97% dei pazienti è stato estubato entro 12 h dalla fine dell’ intervento.Conclusioni. La strategia anestesiologica applicata, combinata a una buona tecnica chirurgica e all’uso di dispositivi innovativi, rende questo tipo di chirurgia sicura anche in pazienti ad alto rischio.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11768/11691
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