Questa ricerca indaga il fenomeno dell’integrazione dal punto di vista ontologico. In questo modo l’autore cerca di individuare la legalità essenziale di questo processo, ad di là delle sue differenze materiali, sociali, culturali, etc. L’investigazione prova a individuare cioè le condizioni in base alle quali qualcosa o qualcuno possano diventare parte costituente di un intero, trovando in esso condizioni ontologiche di appartenenza che gli consentano di svolgere al suo interno un ruolo significativo. Un’integrazione compiuta si realizza cioè se la parte integrata ottiene dalla sua nuova condizione di appartenenza la possibilità di partecipare alla vita dell’intero, tanto in termini fondazionali, diventando parte costituente della sua esistenza, sia in termini di individuazione, diventando parte significativa della sua identità. L’intera ricerca si fonda pertanto su un’ontologia dell’intero e delle parti che l’autore sviluppa a partire dalla nozione husserliana di Fundierung. Quest’ultima, ponendo al centro dell’ontologia i rapporti di fondazione unitaria tra le parti, richiede, secondo l’autore, lo sviluppo di una nuova ontologia fondazionale (olologia). A questo tema è dedicata la prima parte della ricerca. La verifica dei principi e delle categorie dell’ontologia fondazionale in rapporto alla realtà del mondo sociale svela l’esistenza di particolari forme di vita congiunta che possono essere considerate veri e propri interi sociali di seconda specie (famiglie, clan, organizzazioni socio-professionali, Stati, etc.). Quest’ultimi dipendono da processi di costituzione che modificano lo status ontologico di indipendenza dei soggetti-persona (non-indipendenza relativa) e di conseguenza la modalità del loro posizionamento intenzionale nel mondo (intenzionalità collettiva). Emerge allora un tipo di vincolo sociale (vincolo fondazionale) da cui dipende non solo l’unità delle diverse forme di vita collettiva, ma anche la legalità dei loro processi di integrazione. Essendovi inoltre un rapporto intrinseco tra la qualità dei soggetti collettivi e la qualità della vita umana, l’onto-metafisica dei rapporti socio-fondazionali non può trascurare il loro carattere qualitativo. Essa approda pertanto a un’assiologia dei vincoli sociali che cerca nella legalità essenziale dell’essere-persona il suo fondamento. A questi temi è dedicata la seconda parte. Infine, la stratificazione del mondo sociale in base ai suoi diversi tipi di rapporti di fondazione (affettivi, sentimentali, sociali, professionali, assiologici, istituzionali), consente di tracciare il modello ideal-tipico di una integrazione compiuta, in cui possano concretizzarsi forme autentiche e diversificate di appartenenza e di partecipazione. Attraverso forme plurali e non coercitive di integrazione le persone e i loro collettivi possono contrastare quei fenomeni di vulnerabilità sociale (solitudine, isolamento, clandestinità) in cui si creano le condizioni per una violazione dei diritti fondamentali dell’essere umano. Attraverso la pluralità dei rapporti sociali di non-indipendenza inoltre il soggetto o il gruppo ottengono maggiori possibilità di personalizzare il loro percorso di vita e di far fiorire in esso la propria haecceitas. L’ontologia qualitativo-assiologica rimanda perciò ogni forma di integrazione e, più in generale, ogni contesto sociale (comunitario, sociale, istituzionale), al confronto con ciò che la legalità ontologico-qualitativa della persona esige. Dal punto di vista della politica democratica e internazionale l’integrazione si rivela pertanto una prassi fondamentale, un compito inesauribile e sempre aperto attraverso il quale popolazioni, Stati e Confederazioni possono determinare la loro identità. L’integrazione sociale si riposiziona nell’agenda politica come una priorità e come un’opportunità sempre nuova di rinnovamento nell’orizzonte della giustizia.

Nessuno escluso. Ontologia dell'integrazione e fenomenologia dei processi di integrazione sociale / Marco Di Feo , 2021 Oct 05. 33. ciclo, Anno Accademico 2019/2020.

Nessuno escluso. Ontologia dell'integrazione e fenomenologia dei processi di integrazione sociale

DI FEO, MARCO
2021-10-05

Abstract

Questa ricerca indaga il fenomeno dell’integrazione dal punto di vista ontologico. In questo modo l’autore cerca di individuare la legalità essenziale di questo processo, ad di là delle sue differenze materiali, sociali, culturali, etc. L’investigazione prova a individuare cioè le condizioni in base alle quali qualcosa o qualcuno possano diventare parte costituente di un intero, trovando in esso condizioni ontologiche di appartenenza che gli consentano di svolgere al suo interno un ruolo significativo. Un’integrazione compiuta si realizza cioè se la parte integrata ottiene dalla sua nuova condizione di appartenenza la possibilità di partecipare alla vita dell’intero, tanto in termini fondazionali, diventando parte costituente della sua esistenza, sia in termini di individuazione, diventando parte significativa della sua identità. L’intera ricerca si fonda pertanto su un’ontologia dell’intero e delle parti che l’autore sviluppa a partire dalla nozione husserliana di Fundierung. Quest’ultima, ponendo al centro dell’ontologia i rapporti di fondazione unitaria tra le parti, richiede, secondo l’autore, lo sviluppo di una nuova ontologia fondazionale (olologia). A questo tema è dedicata la prima parte della ricerca. La verifica dei principi e delle categorie dell’ontologia fondazionale in rapporto alla realtà del mondo sociale svela l’esistenza di particolari forme di vita congiunta che possono essere considerate veri e propri interi sociali di seconda specie (famiglie, clan, organizzazioni socio-professionali, Stati, etc.). Quest’ultimi dipendono da processi di costituzione che modificano lo status ontologico di indipendenza dei soggetti-persona (non-indipendenza relativa) e di conseguenza la modalità del loro posizionamento intenzionale nel mondo (intenzionalità collettiva). Emerge allora un tipo di vincolo sociale (vincolo fondazionale) da cui dipende non solo l’unità delle diverse forme di vita collettiva, ma anche la legalità dei loro processi di integrazione. Essendovi inoltre un rapporto intrinseco tra la qualità dei soggetti collettivi e la qualità della vita umana, l’onto-metafisica dei rapporti socio-fondazionali non può trascurare il loro carattere qualitativo. Essa approda pertanto a un’assiologia dei vincoli sociali che cerca nella legalità essenziale dell’essere-persona il suo fondamento. A questi temi è dedicata la seconda parte. Infine, la stratificazione del mondo sociale in base ai suoi diversi tipi di rapporti di fondazione (affettivi, sentimentali, sociali, professionali, assiologici, istituzionali), consente di tracciare il modello ideal-tipico di una integrazione compiuta, in cui possano concretizzarsi forme autentiche e diversificate di appartenenza e di partecipazione. Attraverso forme plurali e non coercitive di integrazione le persone e i loro collettivi possono contrastare quei fenomeni di vulnerabilità sociale (solitudine, isolamento, clandestinità) in cui si creano le condizioni per una violazione dei diritti fondamentali dell’essere umano. Attraverso la pluralità dei rapporti sociali di non-indipendenza inoltre il soggetto o il gruppo ottengono maggiori possibilità di personalizzare il loro percorso di vita e di far fiorire in esso la propria haecceitas. L’ontologia qualitativo-assiologica rimanda perciò ogni forma di integrazione e, più in generale, ogni contesto sociale (comunitario, sociale, istituzionale), al confronto con ciò che la legalità ontologico-qualitativa della persona esige. Dal punto di vista della politica democratica e internazionale l’integrazione si rivela pertanto una prassi fondamentale, un compito inesauribile e sempre aperto attraverso il quale popolazioni, Stati e Confederazioni possono determinare la loro identità. L’integrazione sociale si riposiziona nell’agenda politica come una priorità e come un’opportunità sempre nuova di rinnovamento nell’orizzonte della giustizia.
5-ott-2021
DE MONTICELLI, ROBERTA
DE VECCHI, FRANCESCA MARIA
Nessuno escluso. Ontologia dell'integrazione e fenomenologia dei processi di integrazione sociale / Marco Di Feo , 2021 Oct 05. 33. ciclo, Anno Accademico 2019/2020.
Doctoral Thesis
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Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11768/120592
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