Nella presente introduzione alla traduzione mi concentro innanzitutto su due questioni concettuali e terminologiche sulle quali E. Stein lavora a partire dalla Teologia simbolica dello Pseudo-Dionigi: (i) "la trasposizione dei nomi [Uebertragung der Namen] dalle cose sensibili al divino"; (ii) "le figure" o "figurazioni divinamente plasmate" che sono "prefigurazioni simboliche di Dio [symbolische Gottesvorbildung]". In secondo luogo, analizzo i termini "Vorbild", "Vorbildung", "bilden" e le loro variazioni e composizioni: questi termini infatti costituiscono una costellazione lessicale e semantica compatta di cui Stein si avvale per rendere conto del modo di operare della teologia simbolica. Infine metto in rilievo come Stein, accanto al linguaggio figurato della teologia simbolica, usi i concetti propri della fenomenologia, tra i quali, il concetto paradigmatico di "Riempimento" [Erfuellung].
Introduzione alla traduzione
DE VECCHI , FRANCESCA MARIA
2003-01-01
Abstract
Nella presente introduzione alla traduzione mi concentro innanzitutto su due questioni concettuali e terminologiche sulle quali E. Stein lavora a partire dalla Teologia simbolica dello Pseudo-Dionigi: (i) "la trasposizione dei nomi [Uebertragung der Namen] dalle cose sensibili al divino"; (ii) "le figure" o "figurazioni divinamente plasmate" che sono "prefigurazioni simboliche di Dio [symbolische Gottesvorbildung]". In secondo luogo, analizzo i termini "Vorbild", "Vorbildung", "bilden" e le loro variazioni e composizioni: questi termini infatti costituiscono una costellazione lessicale e semantica compatta di cui Stein si avvale per rendere conto del modo di operare della teologia simbolica. Infine metto in rilievo come Stein, accanto al linguaggio figurato della teologia simbolica, usi i concetti propri della fenomenologia, tra i quali, il concetto paradigmatico di "Riempimento" [Erfuellung].I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.