La domanda da cui parto è se esista un nucleo comune a tutti gli interventi ormativi che possano essere progettati all’interno della società multiculturale. Mi chiedo, cioè, se si possa pensare a contenuti standard o a un curriculum condiviso comune, indipendentemente dalle diverse tradizioni comunitarie o culturali. Difenderò un’idea liberale di istruzione scolastica in cuisi riconosce la centralità di alcuni valori civici quali la tolleranza, il rispetto, lalibertà di coscienza e di parola, valori condivisibili anche da chi non si riconoscenella tradizione morale del liberalismo. Si procede come segue: dapprima delineo il significato di un’educazione alla cittadinanza come educazionea lla propria indipendenza da ingiunzioni esterne, morali, culturali, comunitarie. Inseconda battuta mostro come un impegno per l’indipendenza sia incompatibile con forme di socializzazione che, all’interno di alcuni gruppi culturali, segnano indelebilmente l’appartenenza, al punto da inciderla sui corpi. Ne è esempio paradigmaticola pratica tradizionale delle mutilazioni genitali femminili. Da ultimo,metterò in discussione il giudizio liberale che esecra questa pratica come barbarica.
Diventare donne. L’educazione delle bambine come educazione alla propria libertà
SALA , ROBERTA
2012-01-01
Abstract
La domanda da cui parto è se esista un nucleo comune a tutti gli interventi ormativi che possano essere progettati all’interno della società multiculturale. Mi chiedo, cioè, se si possa pensare a contenuti standard o a un curriculum condiviso comune, indipendentemente dalle diverse tradizioni comunitarie o culturali. Difenderò un’idea liberale di istruzione scolastica in cuisi riconosce la centralità di alcuni valori civici quali la tolleranza, il rispetto, lalibertà di coscienza e di parola, valori condivisibili anche da chi non si riconoscenella tradizione morale del liberalismo. Si procede come segue: dapprima delineo il significato di un’educazione alla cittadinanza come educazionea lla propria indipendenza da ingiunzioni esterne, morali, culturali, comunitarie. Inseconda battuta mostro come un impegno per l’indipendenza sia incompatibile con forme di socializzazione che, all’interno di alcuni gruppi culturali, segnano indelebilmente l’appartenenza, al punto da inciderla sui corpi. Ne è esempio paradigmaticola pratica tradizionale delle mutilazioni genitali femminili. Da ultimo,metterò in discussione il giudizio liberale che esecra questa pratica come barbarica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.