Through the analysis a verse of the Epistle to the Romans (3.30), this paper aims to discuss the problem of distinguishing within pauline theologico-political horizon, in particular, making reference to the way in which Paul discerns Israel and Gentiles, Esau and Jacob, law and faith, trying to highlight the many difficulties that it im- plies and the effective ‘strength’ of its outcome. In the light of these difficulties, this essay would indicate some directions in terms of which it could be possible to re- think – in a radically different way – the meaning of Paul’s political theology.

Prendendo in esame un versetto della Lettera ai Romani (3.30), il saggio intende discutere il problema della distinzione all’interno dell’orizzonte teologico politico pao- lino, nella fattispecie analizzando la modalità con cui Paolo distingue Israele e gen- tili, Esau e Giacobbe, legge e fede, tentando di porre in evidenza le molteplici diffi- coltà che esso implica e l’effettiva ‘solidità’ del proprio esito. Alla luce di queste dif- ficoltà, il saggio vorrebbe indicare alcune direzioni rispetto alle quali ripensare – in maniera radicalmente differente – il significato della teologia politica paolina.

Figure della distinzione. Tra Giacobbe ed Esaù ( / Petrarca, G. - In: IL PENSIERO. - ISSN 1824-4971. - (2011), pp. 191-218.

Figure della distinzione. Tra Giacobbe ed Esaù (

PETRARCA G
2011-01-01

Abstract

Through the analysis a verse of the Epistle to the Romans (3.30), this paper aims to discuss the problem of distinguishing within pauline theologico-political horizon, in particular, making reference to the way in which Paul discerns Israel and Gentiles, Esau and Jacob, law and faith, trying to highlight the many difficulties that it im- plies and the effective ‘strength’ of its outcome. In the light of these difficulties, this essay would indicate some directions in terms of which it could be possible to re- think – in a radically different way – the meaning of Paul’s political theology.
2011
Prendendo in esame un versetto della Lettera ai Romani (3.30), il saggio intende discutere il problema della distinzione all’interno dell’orizzonte teologico politico pao- lino, nella fattispecie analizzando la modalità con cui Paolo distingue Israele e gen- tili, Esau e Giacobbe, legge e fede, tentando di porre in evidenza le molteplici diffi- coltà che esso implica e l’effettiva ‘solidità’ del proprio esito. Alla luce di queste dif- ficoltà, il saggio vorrebbe indicare alcune direzioni rispetto alle quali ripensare – in maniera radicalmente differente – il significato della teologia politica paolina.
paolo; teologia politica; legge
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11768/84077
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