I sistemi sanitari dei paesi occidentali si tro- vano sempre più a confrontarsi con il feno- meno del cosiddetto double ageing, ossia con l’aumento della durata della vita per un nu- mero crescente di individui e con la parallela decrescita delle nascite. secondo stime recen- ti dell’Organizzazione Mondiale della sanità (OMs), entro il 2020 questo fenomeno con- durrà pressoché al raddoppio della percen- tuale di popolazione mondiale sopra i 60 anni di età, che passerà dal 12% (dato del 2015) al 22% (http://www.who.int/news-room/ fact-sheets/detail/ageing-and-health). A fronte di tale fenomeno si acuisce la consa- pevolezza che il sistema sanitario avrà sem- pre maggiori difficoltà a gestire l’incremento dei bisogni sanitari di questa specifica fascia di popolazione, a cui dovrebbe corrisponde- re un proporzionale incremento di risorse, a tutt’oggi non previsto. Accanto a ragiona- menti di ordine politico ed economico, ciò im- pone la presa di coscienza delle questioni eti- co-normative relative alla cura della persona anziana. sulla base di queste considerazioni generali, il presente contributo intende offri- re una breve ricognizione di tali questioni, in particolare quelle poste dal dover bilanciare la protezione del soggetto anziano con la sua autonomia. Il rischio che si intravvede nelle fasi del trattamento è che l’eccesso di protezione im- plichi una scarsa considerazione delle loro abilità, non necessariamente residuali, con l’esito che il rapporto di parità tra soggetto e caregiver venga compromesso e l’anziano si ritrovi costretto, paradossalmente, ind una sorta di solitudine dovuta alla sottovaluta- zione dell’autonomia nel senso più pieno del termine. Inoltre, in relazione alle considera- zioni economico-politiche di cui sopra, e come verrà adeguatamente mostrato, la promozio- ne dell’autonomia individuale così come vie- ne intesa da politiche cosiddette di “active ageing”, sembra a sua volta favorita anche, ma non solo,allo scopo di ridurre i costi in am- bito sanitario.

Oltre la protezione che rende soli. Coltivare l'autonomia / Sanchini, Virginia; Sala, Roberta. - In: NEU. - ISSN 1723-2538. - 38:3(2019), pp. 6-14.

Oltre la protezione che rende soli. Coltivare l'autonomia

Sala Roberta
2019-01-01

Abstract

I sistemi sanitari dei paesi occidentali si tro- vano sempre più a confrontarsi con il feno- meno del cosiddetto double ageing, ossia con l’aumento della durata della vita per un nu- mero crescente di individui e con la parallela decrescita delle nascite. secondo stime recen- ti dell’Organizzazione Mondiale della sanità (OMs), entro il 2020 questo fenomeno con- durrà pressoché al raddoppio della percen- tuale di popolazione mondiale sopra i 60 anni di età, che passerà dal 12% (dato del 2015) al 22% (http://www.who.int/news-room/ fact-sheets/detail/ageing-and-health). A fronte di tale fenomeno si acuisce la consa- pevolezza che il sistema sanitario avrà sem- pre maggiori difficoltà a gestire l’incremento dei bisogni sanitari di questa specifica fascia di popolazione, a cui dovrebbe corrisponde- re un proporzionale incremento di risorse, a tutt’oggi non previsto. Accanto a ragiona- menti di ordine politico ed economico, ciò im- pone la presa di coscienza delle questioni eti- co-normative relative alla cura della persona anziana. sulla base di queste considerazioni generali, il presente contributo intende offri- re una breve ricognizione di tali questioni, in particolare quelle poste dal dover bilanciare la protezione del soggetto anziano con la sua autonomia. Il rischio che si intravvede nelle fasi del trattamento è che l’eccesso di protezione im- plichi una scarsa considerazione delle loro abilità, non necessariamente residuali, con l’esito che il rapporto di parità tra soggetto e caregiver venga compromesso e l’anziano si ritrovi costretto, paradossalmente, ind una sorta di solitudine dovuta alla sottovaluta- zione dell’autonomia nel senso più pieno del termine. Inoltre, in relazione alle considera- zioni economico-politiche di cui sopra, e come verrà adeguatamente mostrato, la promozio- ne dell’autonomia individuale così come vie- ne intesa da politiche cosiddette di “active ageing”, sembra a sua volta favorita anche, ma non solo,allo scopo di ridurre i costi in am- bito sanitario.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11768/94468
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