This article analyzes, from the point of view of history of ideas, the difference between two couples of related concepts: risk/danger and risk/security. Danger is the menace of an undetermined and objective damage, which often arises from a natural and unintentional situation. Risk is the menace of a damage which is always linked to a human decision and to the calculation of advantages and disadvantages. My hypothesis will be that the human capacity for symbolic thinking was born, during the anthropologically early stages of mankind's existence, as a means to manage the angst which ensued from the abandonment of a safeguarded original environment. Symbolic thinking turned angst into a mythically-ordered fear, performing an operation that can be considered akin to that rational calculation which, in a more recent time, has given birth to the idea of risk. The adventure of mankind can be described as a piecemeal transposition of dangers in risks, a process which has abruptly accelerated during the Modern Age. But in the “second modernity”, also called the “risk society”, the polarity between risk and security causes the establishment and ever-growing extension of the “principle of security”, the mythical illusion that risk can be utterly eliminated. Given the key-role played by science in the symbolic frame of contemporary “risk society”, I will examine what it means for scientific knowledge to be based on experience – with all this implies about fortuity, prevision, as well as risk and danger. Being based on experience, scientific knowledge is intrinsically open to risk and danger. Nevertheless, in the modern technological society the generalization of the concept of risk (and of the related myth of security) calls for the return of a symbolic function of the concept of danger, and this not only when it comes to the intellectual problem of understanding references, but also and more poignantly in the wider endeavour of searching for a meaning. In its final part, the article will focus on the difference between references and meaning, suggesting that both the scientific researcher and the therapist should confront what I call the risk of meaning.

Questo articolo analizza, dal punto di vista della storia delle idee, la differenza tra due coppie di concetti correlati: rischio / pericolo e di rischio / sicurezza. Il pericolo è la minaccia di un danno indeterminato ed è oggettiva. Spesso nasce da una situazione naturale e involontaria. Il rischio è la minaccia di un danno che è sempre collegata ad una decisione umana e al calcolo di vantaggi e svantaggi. La tesi sostenuta è che la capacità umana del pensiero simbolico è nata, durante le prime fasi dell'esistenza del genere umano, come un mezzo per gestire l'angoscia che seguì l'abbandono di un ambiente originario di maggior tutela (la foresta e la vita arboricola per la savana). Il pensiero simbolico trasforma l'angoscia in una paura miticamente ordinata, eseguendo un'operazione che può essere considerata simile a quella del calcolo razionale che, in un tempo più recente, ha dato vita al concetto di rischio. L'avventura del genere umano può essere descritta come una trasposizione graduale dei pericoli in rischi. Un processo che è bruscamente accelerato durante l'età moderna. Ma nella "seconda modernità", chiamata anche la "società del rischio", la polarità tra rischio e sicurezza provoca la creazione e la sempre crescente estensione del "principio di sicurezza". L'illusione mitica è che il rischio possa essere del tutto eliminato. Dato il ruolo chiave svolto dalla scienza nel quadro simbolico della "società del rischio" contemporanea, l'articolo esamina cosa significhi che la conoscenza scientifica sia basata sull'esperienza con tutto quello che comporta: accidentalità, previsione, così come rischio e pericolo. Essendo basata sull'esperienza, la conoscenza scientifica è intrinsecamente aperta al rischio e al pericolo. Tuttavia, nella moderna società tecnologica la generalizzazione del concetto di rischio (e del relativo mito della sicurezza) richiede il ritorno della funzione simbolica del concetto di pericolo, e ciò non solo per quanto riguarda il problema intellettuale della comprensione dei significati, ma anche e più propriamente nel più ampio sforzo di ricerca del senso. Così nella parte finale, l'articolo si concentra sulla differenza tra significati e senso, suggerendo che sia il ricercatore scientifico che il terapeuta devono confrontarsi con quello che in questo articolo viene chiamato il "rischio del senso".

Il rischio del senso. Esperienza scientifica e mito della sicurezza (The risk of meaning. Scientific experience and the myth of safety)

TAGLIAPIETRA , ANDREA
2015-01-01

Abstract

This article analyzes, from the point of view of history of ideas, the difference between two couples of related concepts: risk/danger and risk/security. Danger is the menace of an undetermined and objective damage, which often arises from a natural and unintentional situation. Risk is the menace of a damage which is always linked to a human decision and to the calculation of advantages and disadvantages. My hypothesis will be that the human capacity for symbolic thinking was born, during the anthropologically early stages of mankind's existence, as a means to manage the angst which ensued from the abandonment of a safeguarded original environment. Symbolic thinking turned angst into a mythically-ordered fear, performing an operation that can be considered akin to that rational calculation which, in a more recent time, has given birth to the idea of risk. The adventure of mankind can be described as a piecemeal transposition of dangers in risks, a process which has abruptly accelerated during the Modern Age. But in the “second modernity”, also called the “risk society”, the polarity between risk and security causes the establishment and ever-growing extension of the “principle of security”, the mythical illusion that risk can be utterly eliminated. Given the key-role played by science in the symbolic frame of contemporary “risk society”, I will examine what it means for scientific knowledge to be based on experience – with all this implies about fortuity, prevision, as well as risk and danger. Being based on experience, scientific knowledge is intrinsically open to risk and danger. Nevertheless, in the modern technological society the generalization of the concept of risk (and of the related myth of security) calls for the return of a symbolic function of the concept of danger, and this not only when it comes to the intellectual problem of understanding references, but also and more poignantly in the wider endeavour of searching for a meaning. In its final part, the article will focus on the difference between references and meaning, suggesting that both the scientific researcher and the therapist should confront what I call the risk of meaning.
2015
Questo articolo analizza, dal punto di vista della storia delle idee, la differenza tra due coppie di concetti correlati: rischio / pericolo e di rischio / sicurezza. Il pericolo è la minaccia di un danno indeterminato ed è oggettiva. Spesso nasce da una situazione naturale e involontaria. Il rischio è la minaccia di un danno che è sempre collegata ad una decisione umana e al calcolo di vantaggi e svantaggi. La tesi sostenuta è che la capacità umana del pensiero simbolico è nata, durante le prime fasi dell'esistenza del genere umano, come un mezzo per gestire l'angoscia che seguì l'abbandono di un ambiente originario di maggior tutela (la foresta e la vita arboricola per la savana). Il pensiero simbolico trasforma l'angoscia in una paura miticamente ordinata, eseguendo un'operazione che può essere considerata simile a quella del calcolo razionale che, in un tempo più recente, ha dato vita al concetto di rischio. L'avventura del genere umano può essere descritta come una trasposizione graduale dei pericoli in rischi. Un processo che è bruscamente accelerato durante l'età moderna. Ma nella "seconda modernità", chiamata anche la "società del rischio", la polarità tra rischio e sicurezza provoca la creazione e la sempre crescente estensione del "principio di sicurezza". L'illusione mitica è che il rischio possa essere del tutto eliminato. Dato il ruolo chiave svolto dalla scienza nel quadro simbolico della "società del rischio" contemporanea, l'articolo esamina cosa significhi che la conoscenza scientifica sia basata sull'esperienza con tutto quello che comporta: accidentalità, previsione, così come rischio e pericolo. Essendo basata sull'esperienza, la conoscenza scientifica è intrinsecamente aperta al rischio e al pericolo. Tuttavia, nella moderna società tecnologica la generalizzazione del concetto di rischio (e del relativo mito della sicurezza) richiede il ritorno della funzione simbolica del concetto di pericolo, e ciò non solo per quanto riguarda il problema intellettuale della comprensione dei significati, ma anche e più propriamente nel più ampio sforzo di ricerca del senso. Così nella parte finale, l'articolo si concentra sulla differenza tra significati e senso, suggerendo che sia il ricercatore scientifico che il terapeuta devono confrontarsi con quello che in questo articolo viene chiamato il "rischio del senso".
rischio; sicurezza; senso; risk; security; meaning
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11768/9741
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