Questo lavoro studia l'assemblaggio della rete educativa nella Real Audiencia de Quito (RAQ) dal 1534 al 1788, con un focus sull'insegnamento e sulla produzione filosofica. Il cosiddetto “metodo rizomatico” – sulla scia di Deleuze e Guattari – viene applicato a studi specialistici e fonti archivistiche di Quito, Madrid e Siviglia, al fine di rimarcare il rapporto tra educazione, filosofia e deterritorializzazione. La società coloniale somigliava più a un rizoma che a una struttura gerarchica monocentrica e tra i suoi principali attori c'erano gli ordini religiosi e le loro istituzioni educative. Pertanto, conventi, collegi, università, frati, manoscritti e documenti riguardanti francescani, domenicani, agostiniani e gesuiti vengono analizzati per dimostrare che RAQ non era una giurisdizione emarginata all'interno dell'impero spagnolo, ma un centro di conoscenza attivo e interconnesso. Per quanto riguarda la filosofia, sono state riviste sia opere molto conosciute che manoscritti poco studiati da professori Quitensi. In questo modo è stato possibile comprovare che la tradizione aristotelico-tomista era prevalente a Quito fino alla fine del XVIII secolo, da quel momento in poi, ci fu un rinnovamento grazie alla circolazione di scienziati, religiosi, libri e idee. La conclusione del lavoro è che RAQ ed i suoi attori si caratterizzavano per essere instabili, conflittuali ed eterogenei, e per essere guidati da un desiderio di continua espansione territoriale, condizioni da cui non erano esenti la rete educativa e il suo insegnamento filosofico.
This work studies the assembling of the education network in the Real Audiencia de Quito (RAQ) from 1534 to 1788, emphasising teaching and production of philosophy. The so-called ‘rhizomatic method’ – following Deleuze and Guattari – is applied to specialised scholarship and archival sources from Quito, Madrid, and Seville, in order to underline the relationship between education, philosophy, and deterritorialisation. Colonial society resembled more a rhizome than a monocentric hierarchical structure, and among its main actants were religious orders and their educational institutions. Thus, convents, colegios, universidades, friars, professors, manuscripts, and documents from Franciscans, Dominicans, Augustinians, and Jesuits, are analysed to evidence that RAQ was not a marginalised jurisdiction within the Spanish empire, but an active and interconnected centre of knowledge production. Regarding philosophy, renowned works and little-studied manuscripts of Quitense professors were revised, so that is possible to suggest that the long-lasting Aristotelian-Thomist tradition was prevalent in Quito until late eighteenth century when a modern renewal was possible due to circulation of scientists, religious, books, and ideas. The work conclusion is that RAQ and its actants were characterised by being unstable, conflictive, and heterogenous, and for being guided by a desire of continuous territorial expansion, conditions from which the educational network and its philosophical instruction were not exempt.
Education and philosophy: a rhizomatic network in the Real Audiencia de Quito (RAQ) / Marco Antonio Ambrosi De La Cadena , 2023 May 23. 35. ciclo, Anno Accademico 2021/2022.
Education and philosophy: a rhizomatic network in the Real Audiencia de Quito (RAQ)
AMBROSI DE LA CADENA, MARCO ANTONIO
2023-05-23
Abstract
Questo lavoro studia l'assemblaggio della rete educativa nella Real Audiencia de Quito (RAQ) dal 1534 al 1788, con un focus sull'insegnamento e sulla produzione filosofica. Il cosiddetto “metodo rizomatico” – sulla scia di Deleuze e Guattari – viene applicato a studi specialistici e fonti archivistiche di Quito, Madrid e Siviglia, al fine di rimarcare il rapporto tra educazione, filosofia e deterritorializzazione. La società coloniale somigliava più a un rizoma che a una struttura gerarchica monocentrica e tra i suoi principali attori c'erano gli ordini religiosi e le loro istituzioni educative. Pertanto, conventi, collegi, università, frati, manoscritti e documenti riguardanti francescani, domenicani, agostiniani e gesuiti vengono analizzati per dimostrare che RAQ non era una giurisdizione emarginata all'interno dell'impero spagnolo, ma un centro di conoscenza attivo e interconnesso. Per quanto riguarda la filosofia, sono state riviste sia opere molto conosciute che manoscritti poco studiati da professori Quitensi. In questo modo è stato possibile comprovare che la tradizione aristotelico-tomista era prevalente a Quito fino alla fine del XVIII secolo, da quel momento in poi, ci fu un rinnovamento grazie alla circolazione di scienziati, religiosi, libri e idee. La conclusione del lavoro è che RAQ ed i suoi attori si caratterizzavano per essere instabili, conflittuali ed eterogenei, e per essere guidati da un desiderio di continua espansione territoriale, condizioni da cui non erano esenti la rete educativa e il suo insegnamento filosofico.File | Dimensione | Formato | |
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