Background: Gli osteomi osteoidi sono lesioni con caratteristiche istopatologiche del tessuto osseo maturo, a lenta crescita; rappresentano circa l’1% di tutti i tumori primari delle ossa e si manifestano generalmente entro la terza decade di età con una spiccata predilezione per il sesso maschile. La tipica presentazione è una deformità ossea localizzata a lento sviluppo, associata a dolore responsivo a blandi antinfiammatori. Gli osteomi cranici sono rari e più frequentemente adesi al tavolato o alla base. La presentazione intradurale è estremamente rara, con meno di 20 casi descritti [1-16]. Materiali e metodi: Presentiamo il caso di una paziente di sesso femminile, sottoposta a 72 anni a craniotomia per exeresi di una lesione intrassiale sospetta per cavernoma. Anamnesi muta per patologie di rilievo, solo saltuaria cefalea controllata da terapia medica. Non storia oncologica né di irradiazione del distretto intracranico. Risultati: Giungeva alla nostra osservazione dopo riscontro occasionale di lesione espansiva sottocorticale fronto-insulare destra ipodensa, con aspetti iperdensi nel contesto. Alla RM disomogenamente iperintensa (T1w), con aree di calcificazione e depositi paramagnetici nel contesto (T2*) e contrast- enhancement centrale. Sottoposta a follow-up neuroradiologico annuale si osservava graduale incremento dimensionale della stessa (max 8,5 mm), con aumento dei depositi emosiderinici ed associato ad aumento della frequenza degli episodi cefalalgici. All’età di 72 anni veniva sottoposta a craniotomia pterionale destra neuronavigata. L’esame istologico documentava la diagnosi di osteoma osteoide tramite la osservazione di tessuto trabecolare osseo maturo con isole ematopoietiche interposte tra sottili vasi sede di extravasazione, zone di irregolare deposizione osteoide e focali aree di calcificazione. La paziente esegue follow-up RM a cadenza annuale senza evidenza di malattia residua. Conclusioni: Gli osteomi osteoidi possono raramente manifestarsi come lesioni intracraniche. La loro occorrenza è estremamente rara e le caratteristiche neuroradiologiche possono mimare quelle di altre lesioni, soprattutto menigiomi nella loro più comune presentazione a partire dal tavolato osseo o durale, o gli angiomi cavernosi. Il caso da noi riportato è stato inizialmente interpretato come angioma cavernoso data la posizione sottocorticale e le caratteristiche evolutive. Queste lesioni possono diventare localmente aggressive e necessitano di exeresi chirurgica completa per la corretta diagnosi e trattamento definitivo.

Raro caso di osteoma osteoide intracerebrale sottocorticale con caratteristiche suggestive per angioma cavernoso. L’importanza di una corretta diagnosi differenziale nella corretta gestione terapeutica / Esposito, M; De Domenico, P; Cassitto, D; De Bonis, A; Mastromatteo, F; Giaquinta, A; Gianfreda, Cd; Rolli, M; Melatini, A.. - (2022). (Intervento presentato al convegno 71° Congresso Società Italiana di Neurochirurgia (SINch) tenutosi a Naples, Italy nel 3-15 Oct 2022).

Raro caso di osteoma osteoide intracerebrale sottocorticale con caratteristiche suggestive per angioma cavernoso. L’importanza di una corretta diagnosi differenziale nella corretta gestione terapeutica

De Domenico P
;
2022-01-01

Abstract

Background: Gli osteomi osteoidi sono lesioni con caratteristiche istopatologiche del tessuto osseo maturo, a lenta crescita; rappresentano circa l’1% di tutti i tumori primari delle ossa e si manifestano generalmente entro la terza decade di età con una spiccata predilezione per il sesso maschile. La tipica presentazione è una deformità ossea localizzata a lento sviluppo, associata a dolore responsivo a blandi antinfiammatori. Gli osteomi cranici sono rari e più frequentemente adesi al tavolato o alla base. La presentazione intradurale è estremamente rara, con meno di 20 casi descritti [1-16]. Materiali e metodi: Presentiamo il caso di una paziente di sesso femminile, sottoposta a 72 anni a craniotomia per exeresi di una lesione intrassiale sospetta per cavernoma. Anamnesi muta per patologie di rilievo, solo saltuaria cefalea controllata da terapia medica. Non storia oncologica né di irradiazione del distretto intracranico. Risultati: Giungeva alla nostra osservazione dopo riscontro occasionale di lesione espansiva sottocorticale fronto-insulare destra ipodensa, con aspetti iperdensi nel contesto. Alla RM disomogenamente iperintensa (T1w), con aree di calcificazione e depositi paramagnetici nel contesto (T2*) e contrast- enhancement centrale. Sottoposta a follow-up neuroradiologico annuale si osservava graduale incremento dimensionale della stessa (max 8,5 mm), con aumento dei depositi emosiderinici ed associato ad aumento della frequenza degli episodi cefalalgici. All’età di 72 anni veniva sottoposta a craniotomia pterionale destra neuronavigata. L’esame istologico documentava la diagnosi di osteoma osteoide tramite la osservazione di tessuto trabecolare osseo maturo con isole ematopoietiche interposte tra sottili vasi sede di extravasazione, zone di irregolare deposizione osteoide e focali aree di calcificazione. La paziente esegue follow-up RM a cadenza annuale senza evidenza di malattia residua. Conclusioni: Gli osteomi osteoidi possono raramente manifestarsi come lesioni intracraniche. La loro occorrenza è estremamente rara e le caratteristiche neuroradiologiche possono mimare quelle di altre lesioni, soprattutto menigiomi nella loro più comune presentazione a partire dal tavolato osseo o durale, o gli angiomi cavernosi. Il caso da noi riportato è stato inizialmente interpretato come angioma cavernoso data la posizione sottocorticale e le caratteristiche evolutive. Queste lesioni possono diventare localmente aggressive e necessitano di exeresi chirurgica completa per la corretta diagnosi e trattamento definitivo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11768/180436
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