INTRODUZIONEL’introduzione del vaccino anti-meningococco B nella schedula vaccinale italiana è stata raccomandata dal Board vaccini della SItI nel ‘Calendario per la Vita’ 2014. Nonostante l’efficacia del vaccino, la sua introduzione nella schedula vaccinale delle regioni italiane ha incontrato numerose difficoltà legate a ragioni organizzative ed economiche. La Regione Puglia, prima in Italia, ha introdotto la vaccinazione anti-Meningococco B a partire dalla coorte di nascita 2014 con schedula 3+1 dosi (gg. 76, 106 e 151, più una dose nel secondo anno di vita).OBIETTIVO E METODIObiettivi del seguente studio sono:1) indagare lo stato dell’arte dei programmi di immunizzazione anti-meningococco B nelle regioni Italiane raccogliendo in maniera sistematica dati circa l’inizio effettivo, l’organizzazione e l’adesione alle campagne vaccinali;2) presentare il caso di una ASL della Regione Puglia ed, in particolare, analizzare l’aderenza all’ordine cronologico del calendario vaccinale regionale e i preliminari dati di copertura.RISULTATINove regioni e province autonome (Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Provincia Autonoma di Bolzano, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto) hanno formalmente inserito questa vaccinazione nei calendari o in atti amministrativi vincolanti. Sei regioni raccomandano una schedula vaccinale a 3+1 dosi mentre due regioni più la Provincia Autonoma di Bolzano una schedula 2+1. Al momento solo in 3 regioni (Basilicata, Puglia e Toscana) le campagne sono effettivamente passate alla fase attuativa.Nella ASL di Taranto la copertura vaccinale per anti MenB raggiunta al 31 agosto 2015, relativamente ai bambini nati nel secondo semestre 2014 (che hanno trovato il vaccino disponibile al primo accesso vaccinale), è dell’82% per la 1° dose, del 74% per la 2° dose e del 57% per la 3° dose. La copertura vaccinale raggiunta per la 1° dose di esavalente è del 95,4%, per la seconda 88,5%. I bambini che hanno rispettato l’ordine cronologico sono stati il 37% per i quali la somministrazione della 1° dose di esavalente è avvenuta tra il 59° giorno e il 168° con mediana al 95,5° giorno; per la 1° dose di anti MenB la somministrazione è avvenuta tra il 73° giorno di vita e il 189° con mediana al 131° giorno.CONCLUSIONII dati elaborati, riferiti solo ad una ASL Pugliese, dimostrano come sia necessaria una maggiore adesione alla cronologia proposta, monitorando il fenomeno legato alla introduzione di un vaccino nuovo. In generale, nelle regioni Italiane emerge, al momento, un quadro crescente di adesioni e recepimenti in atti formali regionali ma grandi difficoltà nell’effettiva attuazione delle campagne vaccinali.Durante l’iter di discussione della bozza del Nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale - che include la vaccinazione anti- meningococco B - è apparso fondamentale raccogliere le esperienza delle regioni che hanno già introdotto la vaccinazione al fine di fornire elementi utili alla pianificazione, implementazione e valutazione dei programmi di immunizzazione sul territorio nazionale.
Introduzione della Vaccinazione Anti-Meningococco B: stato dell’arte nelle regioni italiane e analisi dell’aderenza all’ordine cronologico del Calendario Vaccinale della Regione Puglia in una ASL pugliese
Odone A;Signorelli C
2015-01-01
Abstract
INTRODUZIONEL’introduzione del vaccino anti-meningococco B nella schedula vaccinale italiana è stata raccomandata dal Board vaccini della SItI nel ‘Calendario per la Vita’ 2014. Nonostante l’efficacia del vaccino, la sua introduzione nella schedula vaccinale delle regioni italiane ha incontrato numerose difficoltà legate a ragioni organizzative ed economiche. La Regione Puglia, prima in Italia, ha introdotto la vaccinazione anti-Meningococco B a partire dalla coorte di nascita 2014 con schedula 3+1 dosi (gg. 76, 106 e 151, più una dose nel secondo anno di vita).OBIETTIVO E METODIObiettivi del seguente studio sono:1) indagare lo stato dell’arte dei programmi di immunizzazione anti-meningococco B nelle regioni Italiane raccogliendo in maniera sistematica dati circa l’inizio effettivo, l’organizzazione e l’adesione alle campagne vaccinali;2) presentare il caso di una ASL della Regione Puglia ed, in particolare, analizzare l’aderenza all’ordine cronologico del calendario vaccinale regionale e i preliminari dati di copertura.RISULTATINove regioni e province autonome (Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Provincia Autonoma di Bolzano, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto) hanno formalmente inserito questa vaccinazione nei calendari o in atti amministrativi vincolanti. Sei regioni raccomandano una schedula vaccinale a 3+1 dosi mentre due regioni più la Provincia Autonoma di Bolzano una schedula 2+1. Al momento solo in 3 regioni (Basilicata, Puglia e Toscana) le campagne sono effettivamente passate alla fase attuativa.Nella ASL di Taranto la copertura vaccinale per anti MenB raggiunta al 31 agosto 2015, relativamente ai bambini nati nel secondo semestre 2014 (che hanno trovato il vaccino disponibile al primo accesso vaccinale), è dell’82% per la 1° dose, del 74% per la 2° dose e del 57% per la 3° dose. La copertura vaccinale raggiunta per la 1° dose di esavalente è del 95,4%, per la seconda 88,5%. I bambini che hanno rispettato l’ordine cronologico sono stati il 37% per i quali la somministrazione della 1° dose di esavalente è avvenuta tra il 59° giorno e il 168° con mediana al 95,5° giorno; per la 1° dose di anti MenB la somministrazione è avvenuta tra il 73° giorno di vita e il 189° con mediana al 131° giorno.CONCLUSIONII dati elaborati, riferiti solo ad una ASL Pugliese, dimostrano come sia necessaria una maggiore adesione alla cronologia proposta, monitorando il fenomeno legato alla introduzione di un vaccino nuovo. In generale, nelle regioni Italiane emerge, al momento, un quadro crescente di adesioni e recepimenti in atti formali regionali ma grandi difficoltà nell’effettiva attuazione delle campagne vaccinali.Durante l’iter di discussione della bozza del Nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale - che include la vaccinazione anti- meningococco B - è apparso fondamentale raccogliere le esperienza delle regioni che hanno già introdotto la vaccinazione al fine di fornire elementi utili alla pianificazione, implementazione e valutazione dei programmi di immunizzazione sul territorio nazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.